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LAST ALBUM: ZEHRA //
Zehra. Come l’artista turca Zehra Doğan. Non è però un omaggio riferito all’opera di Zehra Doğan inteso come semplice ammirazione della forza espressiva dirompente e di denuncia dei suoi dipinti. E’ semmai una descrizione che diventa metafora del suo rapporto con l’arte che si contrappone
a una società in cui l’arte stessa ha sempre meno valore (quest’ultimo inteso come coerenza, profondità d’intenti, rifuggire da ogni compromesso). Zehra è pertanto un raccontare nella maniera più personale possibile quella che può essere definita come “necessità dell’atto creativo
che prescinde qualunque cosa”.
Nove composizioni originali elettroacustiche dal suono denso e materico realizzate utilizzando una varietà di dispositivi come feedback di giradischi, campionatori, sintetizzatori che utilizzano il suono come materia dialogando con la batteria, il vibrafono e gli oggetti vari di Stefano Grasso. Il duo H’UM sovente diventa trio o, talvolta, quartetto con l’aggiunta di diversi straordinari musicisti ospiti, scelti per differente ambito stilistico: Placido Salamone - producer e chitarrista di punta del pop italiano (Antonacci, Ramazzotti, Celentano, ecc); Carlo Nicita - originalissimo flautista jazz dalle evidenti influenze classiche; Camilla Barbarito - attrice/cantante (o viceversa) dedita alla musica popolare e alle sperimentazioni teatrali; Danilo Gallo - bassista e contrabbassista del jazz italiano più interessante aperto a molteplici influenze e generi; Alberto N.A. Turra - originalissimo chitarrista dalla forte matrice blues; Sarah Stride - cantautrice di ambito elettro-pop; Eloisa Manera - violinista
di impronta avantgarde.